La delicata ricerca estetica dell’artista Sud Africana Faith47 invade completamente il lungo corridoio e, come se fosse sempre appartenuta a quella parete, ne emerge all’improvviso. A protezione del tempo che passa, dei cambiamenti, del luogo e di tutte le opere presenti all’interno della Dogana, questa ieratica figura di donna sovrasta la potenza del mare e attorcigliati mostri marini, figure mitologiche che sembrano fuggire sotto il suo imponente peso. Maestosa, si adagia su una tumultuosa onda che sta per travolgere la grande nave, che trasporta non solo merci ma anche persone in fuga. Un lungo filo rosso che ci porta fino al Sud Africa restituito anche dalle diverse scritte sulle pareti laterali, messaggi lasciati casualmente e ritrovati dall’artista sotto diversi ponti nella periferia di Cape Town. Tra mitologia e accadimenti reali, Madonna mia proteggimi accompagna lo spettatore, e lo esorta ad attraversare il lungo corridoio senza alcun timore. Capace di unire fonti lontane tra loro, come l’eterogenea estetica di Roma dall’epigrafe in latino alla michelangiolesca fattezza di questa Madre Natura contemporanea, per arrivare a storie reali anche se a noi lontane, Faith 47 ci ha donato un lavoro unico, di poetica bellezza.