Tra gli scultori attivi a Milano nel Trecento risalta la figura di Giovanni di Balduccio da Pisa che, dopo essersi formato nella città natale e aver lavorato in vari centri della Toscana, della Liguria e dell’Emilia, si stabilisce a Milano intorno al 1335 dove opererà fino al 1349, probabile anno della sua morte. Giunto a Milano, l’artista venne coinvolto in una serie di imprese di rilievo che avranno importanti ripercussioni sul linguaggio degli scultori locali, di origine campionese, attivi in città. Da questo momento in poi la tendenza sarà quella a orientarsi verso forme più eleganti e sofisticate, raggiungendo una sorta di compromesso tra il proprio tradizionale rigore e la raffinata interpretazione dello stile gotico espressa dai ritmi flessuosi. Purtroppo dell’artista pisano non ci restano molte opere, ma solo ricomposizioni parziali e frammenti, tra cui numerosi elementi di gruppi statuari destinati a ornare le fronti esterne delle porte di Milano (Porta Ticinese, Porta Orientale e Porta Comasina).