Questo dipinto proviene dalla chiesa fiorentina del Carmine e fu forse commissionato dalla confraternita di Sant’Anna. L’insolita forma cuspidata, tipica del dossali duecenteschi, fa ipotizzare che dovesse sostituire una pala più antica. Gli angeli seduti accanto alla Vergine sono raffigurati senza ali e tra questi si riconoscono alcuni santi dell’ordine carmelitano: a partire da sinistra, Angela di Boemia, Angelo da Licata, con un coltello, e Alberto di Sicilia, con il giglio.
La tavola, di grande impatto visivo, è datata tra il 1429 e il 1432 ed è una delle opere degli esordi di Filippo Lippi. Notevole è la capacità di costruire un dialogo tra le figure attraverso la circolarità degli sguardi e la resa di alcuni dettagli, come le mani velate della beata Angela.
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