La rondine che si vede quasi stamparsi sopra la grande tenda verde è evidentemente una firma dell’autore che, di nascita forse veneziana, fu certamente allievo di Giovanni Bellini. Dell’arte del cognato di Mantegna non ha la grazia sublime, e la composizione presenta in certe zone una rigidità eccessiva, così come il paesaggio veneto che si apre alle spalle della coppia viene risolto con gusto troppo semplice. Però, le bellissime mani della Madonna e le complesse pieghe della sua veste rossa rivelano la tecnica di un autore niente affatto trascurabile, che tradusse in modi più schietti il magistero impareggiabile di Giovanni.