Mahākāla è uno dei 'dharmapāla', i Protettori del buddhismo tibetano. Sono ritenuti custodi della dottrina e difensori contro le forze ostili. Costituiscono un gruppo di divinità dalle forme terrificanti, che agiscono per proteggere il seguace del buddhismo Vajrayāna dalle influenze esterne che possono ostacolare il suo cammino sulla via della liberazione. I testi iconografici descrivono ben 75 forme del grande Protettore ('mgon-po') Mahākāla, spesso designato semplicemente come Grande Nero (Nag-po chen-po). Di origine indiana, dove è considerato il Dio della morte, è divenuto uno dei 'dharmapāla' più venerati in Tibet: inizialmente stabilito nel culto dai Sa-skya-pa, è divenuto in seguito uno dei Grandi Protettori dei dGe-Lugs-Pa.
La forma qui raffigurata di Mahākāla, con una testa e due braccia è probabilmente quella di mGon-po gri-gug dpa’-gcig, che dovrebbe tenere nelle due mani l’ascia rituale ('karttṛkā') e una calotta cranica ('kapāla'), ma che vede in questo caso l’ascia sostituita da un pestello. Proteso verso destra nella posizione denominata 'pratyālīḍha' e cinto ai fianchi da una pelle di tigre, indossa una ghirlanda di teschi: una corona di cinque teschi circonda la sua capigliatura fiammeggiante e una grande sciarpa passa dietro il suo capo scendendo poi fino a terra. Dotato del terzo occhio in mezzo alla fronte, mostra la bocca aperta in un urlo terrificante.