La Sala prende il nome dall’artista che l’ha dipinta: Giovan Battista Trotti, detto Il Malosso, pittore di origine cremonese che entra a servizio della corte farnesiana nel 1604. La sua produzione per il Palazzo fu copiosa ma, a causa della scialbatura portata avanti dalla corte borbonica, solo tre pareti sono, seppur modificate dall’intervento restaurativo del Borghesi nel 1834, giunte fino ad oggi. Le scene raffigurate sono di repertorio classico, mitologico: Giove che incorona Bacco (ovest), Il sacrificio di Alcesti (nord) e Circe che restituisce la forma umana ai compagni di Ulisse (est); collegandosi a livello tematico ai soggetti realizzati dal Carracci nella Sala degli Amori qualche anno prima. La stanza fu completata nella parete sud da due paesaggi realizzati dal pittore fiammingo Jan Sons nel 1605/6.