La Liguria e i suoi paesaggi caratterizzati dal verde delle colline, dalle aspre rocce, dal cielo e dal mare di un azzurro vivissimo, sono fonte d’ispirazione e linfa creativa per l’artista. Bruno Zoni era affascinato dalle Cinque Terre e da Manarola in particolare, che conobbe grazie all’amico pittore Renato Birolli e dove, a partire dal 1958, trascorse lunghi soggiorni estivi. Manarola era mare, scogli, case colorate, natura rigogliosa: tutto questo è qui sintetizzato nel frazionarsi dei piani e, parallelamente, nella spezzatura della pennalata che in questi anni prende un altro valore. Larghe lingue di colore, infatti, si intrecciano e si giustappongono dando luogo a riquadri di bianchi, di azzurri, di rossi, di gialli, realizzati usando il pennello per dar forma ad immagini visionarie in costante scambio con l’informale.