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'Mañjuvajra maṇḍala' con quarantatré divinità

Autore sconosciutoXV-XVI secolo

MAO - Museo di Arte Orientale

MAO - Museo di Arte Orientale
Torino, Italia

Nel buddhismo tantrico i 'maṇḍala' sono diagrammi che rappresentano l’universo, utilizzati come strumento di conoscenza e meditazione. I 'maṇḍala' prodotti nell’ambito della scuola Sa-skya-pa da pittori nepalesi di stirpe Newar, o tibetani con uno stile nepalizzante, vengono genericamente indicati come maṇḍala di Nor e sono datati al XV secolo. Tutti questi 'maṇḍala' traggono dall’arte Newar la maggior parte dei motivi decorativi, come ad esempio le fiamme molto frastagliate del cerchio più esterno e l’intreccio di fitti motivi vegetali trattati “a cammeo” sul fondo della pittura. Alla grande finezza dei dettagli decorativi si associa una straordinaria capacità di raccordare le configurazioni astratte del 'maṇḍala' con la plasticità ed eleganza delle figure divine che vi sono inserite.
La divinità centrale è Mañjuvajra - forma tantrica del Bodhisattva della sapienza Mañjuśrī - del colore dell’oro fuso, con tre teste e sei braccia, seduto nella postura definita 'vajrāsana' sul trono dei leoni. La divinità è allacciata in unione sessuale 'yab-yum' alla consorte Vajradhātvīśvarī (che però non compare nel conto delle divinità).
DESCRIZIONE COMPLETA DEL 'MANDALA'
Come sovrano del 'maṇḍala' Mañjuvajra ha la natura del Buddha Primordiale Vairocana ed è circondato dalle forme degli altri quattro Grandi Buddha che sono sue emanazioni: Akṣobhya, Ratnasambhava, Amitābha e Amoghasiddhi, nelle direzioni principali, e dalle loro rispettive consorti Locanā, Māmakī, Pāṇḍarā e Tārā, nelle direzioni intermedie. Tutte le figure sono rappresentate con tre facce e sei braccia, salvo Akṣobhya e Locanā che ne hanno otto. Nella seconda cerchia sono collocate le divinità femminili Sattvavajrī, Ratnavajrī, Dharmavajrī e Karmavajrī nelle direzioni principali; Cundā, Ratnolkā, Bhṛkuṭī e Vajraśrinkālā in quelle secondarie. Nella terza cerchia sono distribuiti sedici Bodhisattva, in gruppi di quattro per ciascuna direzione, e infine, nelle dieci direzioni (comprensive di Zenith e Nadir), dieci divinità terrifiche ('krodha'). Negli angoli della 'thang-ka' si trovano quattro forme di Mañjuśrī. In alto a sinistra si trova la divinità femminile Mārīcī bianca con cinque teste (una di cinghiale), dieci braccia e quattro gambe, seduta su un carro trainato da sette maiali. A destra compare Mārīcī gialla, nella stessa posizione e sullo stesso tipo di carro, con tre teste e otto braccia. Anche questa forma di Mārīcī mostra a destra una faccia porcina. Mārīcī è una divinità femminile associata alla luce e al sole.
Nel registro superiore si trovano una serie di maestri Sa-skya-pa, nel registro inferiore una serie di Buddha che presentano vari gesti delle mani ('mudrā').

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  • Titolo: 'Mañjuvajra maṇḍala' con quarantatré divinità
  • Creatore: Autore sconosciuto
  • Durata della vita dell'autore: XV secolo - XVI secolo
  • Data: XV-XVI secolo
  • Origine: Tibet centro-meridionale
  • Oggetto: 'thang-ka' (dipinto arrotolato)
  • Dimensioni reali: w71 x h85 cm
  • Provenienza: Regione Piemonte
  • Tipo: Dipinto
  • Diritti: All Rights Reserved - MAO Museo d'Arte Orientale, Turin
  • Materiale: Tempera su cotone
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