Casa del Mantegna

Il Vasari scrive nelle sue Vite: “Murò e dipinse per uso suo una bellissima casa, la quale si godette mentre ch’ei visse.” Non si conosce l’abitazione esatta dell’artista nei primi anni del suo soggiorno a Mantova; si suppone che inizialmente vivesse in contrada dell’Aquila, vicino a Palazzo Ducale. Nel corso del tempo i suoi possedimenti terrieri aumentarono, contribuendo in modo rilevante a formare una notevole rendita. Ma il Mantegna, oltre ad essere pittore eccelso, era sicuramente dotato di talento architettonico, come in vario modo raccontano le testimonianze dell’epoca. Egli infatti si occupò delle decorazioni di numerosi palazzi mantovani, più o meno scomparsi. L’esigenza di una dimora propria, dalle fattezze compatibili con le meraviglie rinascimentali, evidentemente crebbe in lui fino all’anno 1476, a cui si riferisce un’epigrafe scolpita sul rinforzo di marmo sull’angolo esterno della Casa che qui consideriamo. La scritta latina dice: “Su un terreno donato dal Signore Ludovico, ottimo Principe, Andrea Mantegna gettò queste fondamenta il 18 novembre del 1476…”