Questo dipinto entra in Accademia assieme al pendant rappresentante una Marina in burrasca del Tempesta nel 1753, grazie al lascito di Fabio Rosa, e conferma il legame ideale e stilistico fra i due pittori. È un’opera a lungo attribuita a Vernet, scolaro del Manglard, e restituita a quest’ultimo da Stefano Susinno nel 1974. La certezza dell’attribuzione deriva dalla presenza della voce corrispondente nel ritrovato inventario del lascito citato, che fu redatto quando il pittore era ancora vivente e particolarmente attivo all’interno dell’Accademia.
Il basso orizzonte richiama la tradizione dei paesaggisti nordici, mentre sono tipici del Manglard la luminosità soffusa che sfuma la scena in lontananza e l’equilibrio della composizione. L’accentuato controluce evidenzia la descrizione realistica degli elementi in primo piano, distribuiti su un piccolo tratto di costa. Anche la rupe a sinistra, l’architettura in secondo piano, l’imbarcazione che si riflette sull’acqua sono motivi caratteristici della ricca produzione dell’artista. [G.D.M.]