La carriera di Felice Boselli è segnata dal rapporto privilegiato con due importanti famiglie dell’aristocrazia terriera parmense, i Sanvitale di Fontanellato e i Meli Lupi di Soragna, entrambe caratterizzate da un ruolo di mecenatismo culturale che le porta a distinguersi nel panorama della società locale. Pittore ufficiale di casa Sanvitale alla Rocca di Fontanellato fra il 1681 e il 1700 circa, sono più di settanta i dipinti di Boselli presenti negli inventari familiari sparsi tra la residenza cittadina e il castello di Fontanellato, da cui proviene anche quest’opera acquistata nel 1834. Il formato verticale, piuttosto inconsueto, fa supporre una destinazione d’arredo tra due finestre. Il soggetto rappresentato intreccia la scena di mercato con il gusto per le immagini di vita popolare, particolarmente diffuso in ambiente milanese dove Boselli si era formato, che si arricchisce narrativamente per la presenza di animali vivi, alcuni dei quali con una simbologia beneaugurante.
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