Il maresciallo Ney

Questa piccola scultura in bronzo rappresenta Michel Ney, grande stratega dell’esercito napoleonico, condannato dopo Waterloo per alto tradimento, con l’ingiusta accusa di essere stato artefice della sconfitta e perciò della dèbacle di Napoleone. L’ultima, angosciosa notte prima dell’esecuzione, al Palais du Luxembourg, fu trascorsa dal militare così come lo rappresenta Grandi, orgogliosamente vestito in divisa ma ormai piegato dalla politica, con la feluca che cade sul volto abbassato e la spada usata come un bastone. Questa tragica figura, disfatta e annientata dalle trame del potere, non poteva non colpire l’immaginazione di una generazione di artisti che parteciparono in prima persona alle vicende risorgimentali e alle cocenti delusioni che ne erano seguite. La drammaticità del soggetto appare ulteriormente sottolineata dal modo di scolpire di Grandi, che rifiuta il tono descrittivo e narrativo della scultura milanese del tempo, per aprirsi a un disfacimento della forma, che anticipa le future sperimentazioni di fine secolo.