Questa tela è frutto della maturità di Guido Reni, quando ormai l’artista realizza i soggetti religiosi con maggior attenzione all’aspetto spirituale e interiore. Il pittore bolognese eseguì numerose raffigurazioni della Maddalena, ma questa si discosta dalle altre per una composizione più monumentale e per una postura inconsueta che vede la santa penitente tra le rocce, con un teschio in mano, mentre guarda rapita un angelo che le indica il cielo. L’opera, pur di grande effetto, è incompiuta.