L'artista, esponente della Secessione viennese dal 1909, si avvicina agli ambienti artistici italiani negli anni Venti, periodo a cui sembra appartenere questa Maternità – il cui soggetto dai rimandi tematici religiosi appare in linea con la sua produzione. Nell’opera la spazialità appare costruita come un mosaico à plat di sezioni dai colori bruni e terrosi che si stagliano dalla lanterna in basso a destra. Unica fonte di luce, questa, nella povera stalla - assimilata a quella di Gesù - dove è nato il figlio di un contadino.