Nel pennacchio sud-est in esame, san Matteo è accompagnato da san Girolamo e dal suo simbolo, il cappello cardinalizio: con la consueta affabile e ridente verve il maestro giustappone alla nobile solennità dei due santi, anche in forza del vivido contrasto cromatico fra il rosso, il blu turchino e il giallo oro che colorano i loro abiti, la disinibita presenza di alcuni putti che compaiono nelle pose più improbabili; uno di loro si palesa tramite la minuscola gamba proiettata fuori dallo spazio della composizione. Entrambi sono immersi l’uno nella lettura e l’altro nella scrittura: Matteo, pur avendo dinanzi il suo Vangelo spalancato, sostenuto dalla creatura angelica, è interessato alla scrittura di Girolamo che gli sta accanto con due libri.
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