Lo strumento appartiene alla tipologia dei mandolini milanesi, caratterizzati da sei ordini doppi di corde e da un cavigliere in forma di falcetto. La cassa a guscio è composta da quindici doghe di un legno non identificato, la tavola è in un pezzo unico d'abete nella quale è inserita una rosetta realizzata in strati di legno e pergamena. Le decorazioni della tastiera sono in osso o avorio. Questo esemplare è da ritenere in condizioni del tutto originali, a eccezione del ponticello che fu sostituito in un epoca successiva. Quella dei Presbler è una dinastia di liutai di origine tedesca che, all'inizio del XVIII secolo, si è stabilita a Milano con il capostipite Valentino (1658 - post 1726) e lì ha continuato la produzione di strumenti musicali grazie probabilmente all'operato dei suoi figli, Michele e Mattia, e in seguito certamente a quello di Francesco (1730-1780) e di suo figlio Giuseppe, il costruttore di questo mandolino.