L’opera appartiene a un ciclo di dodici tele, ideato quale replica di un altro gruppo di dipinti The Fourteen Stations (Le quattordici stazioni) e realizzato durante un soggiorno a Capri. Il soggetto si ispira a una tradizione orientale e la suggestione per la figura di un monaco buddista che dedicò l’intera esistenza alla ricerca dell’illuminazione, trova riscontro nella densa superficie materica formata da più strati pittorici. Nella stratificazione delle immagini senza un interesse preciso, ma solo per la gioia di incontrarsi possiamo leggere le molteplici e estenuanti prove a cui fu sottoposto l’eremita durante la sua vita terrena.