Calder e
Tinguely a Roma
La stagione di mostre '66-67 sta terminando a
Roma con le personali di due
soultori cinetici:
Alexander Calder alla Galleria Arco d'Alibert - Jean Tin-
guely alla Galleria Jolas-Tazzoli.
Caldor ha quasi 70 anni ed è un pinniere della scultura in movimento, i suoi
"mobiles" sono ormai tra le invenzioni dell'arte moderna più noto al pubbli-
co di tutto il mondo. si compongono di lamelle in ferro ritagliate secondo
forme di una geometria a mano. libera con allusione a poche immagini elementa-
mediante
ri-gole foglie pesci- ez sospese le une alle altre te un sistema a bi-
lancere multiplo. Il movimento viene provocato da un qualunque spostamento in
presso a una delle lamelle che, turbando l'equilibrio a bilancere, lo trasmet-
terà a tutte le altre. Cosl un alito di vento o un semplice gesto della mano
possono azionare questi insiemi mobili di forme, queste girandole di pendagli
neri o rossi o gialli che fluttuano nello spazio, vi galleggiano elasticamen-
te secondo un gioco di ripecussioni, spinte e controspinte, articolato e del
tutto naturale. Infatti è ancora il movimento delle cose create a felici del-
l'universo, un movimento coordinato ma non vincolante, ogni elemento risente
11 contraccolpo provocato dagli altri elementi che, con lui, fanno parte di
un sistema, ma questo contraccolpo è un'eco armoniosa di situazioni sempre
nuove e stimolanti che fanno vivere sia l'insieme sia le singole forme. Come
un albero o una costellazione. Essi oi portano a partecipare dello spazio co-
me a una condizione poetica che libera l'uomo dalle leggi di gravità e da o-
gni limitazione materiale. In questo atteggiamento riconosciamo la caratteri-
nhat-
stica spirituale di tutta una generazione di padreterni, di esseri che non
sembrano toccati dai profondi disagi del mondo o che almeno vi si contrap-
pongono fidando ciecamente nei valori della fantasia e dell'arte: da Mird a
Arp, da Ernst e David Smith allo stesso Klee che, non a caso, gli allievi
della Bauhaus chiamavano "41 buon Dio". Calder dà a questo atteggiamento una
inflessione particolare e spiccata di gioco, proprio di tipo infantile, e di
lavoro, proprio di tipo artigianale e manualet cosi la favola è completa,
questa saggezza imperturbabile che non è la conquista di una vita, ma una x
specie di dono delle fate, qualcosa che si ha gratuitamente l'in dall'inizio.
Al confronto le sculture cinetiche di Tinguely sembrano distanziarsi nel tem-
po non di dieci o vent'anni, ma di cinquanta o di cento. L'armonia umana e
infallibili
naturale di Calder si è rotta, le sfere celesti non ruotano più sospese . pro
tettive sul destino umano, rumori angosciosi e meccanismi sferraglianti of