Mostre d'arte a Firenze. Rubrica di «Il Paese», Oggetto 43

a serie degli animali è forse quella che permette di entrare per una via maestra nell'in- terno della favola di Loffredo.Eccetto in alcune presentazioni più divertite come quel- la e in cui la costruzione scricchiolante di una vacca attira a sè scorribande di imma- gini care all'infanzia nel suo bestiario il pittore ha cercato la congiunzione con l'uomo: come ae "Le Bella e la Bestia" i satti di Loffredo proprio nella pia sottile movenza anima- le toccano l'umeno,imponendosi per una specchiante somiglianza.Inupi licentropi ululano alla luna(l'incisione dà la qualità di una luce bianca ,notturna),rospi dal dorso granuloso si volgono XT sostenendo occhi sporgenti cerchiati da oscura dolcezza(la xilografia sabte la scia densa della luna sulx pantano), la vacca dal volto tagliuzzato si è dila- tata in un lungo muggito. Dalle prime incisioni del padre e della madzo(1950) intense e sapienti(la puntasecca si in- caricherà d'ora innanzi di conferire nero di velluto a un'ombra, a un particolare)alle ulti- me xilografie(una grande, verticale indica nostalgia della pitturanduagit til un muro da affre- scare)una attività di sette anni laboriosi che definisce, a nostro avviso, una personalità d'art sta