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Mostre d'arte a Firenze. Rubrica di «Il Paese», Oggetto 47

Carla Lonzidicembre 1956 - giugno 1957

La Galleria Nazionale

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Roma, Italia

Articoli per la rubrica "Mostre d'arte a Firenze" di «Il Paese»; raccolta di ritagli stampa e quaderno manoscritto con prime stesure. Tra le mostre recensite, figurano tra le altre quelle di Pessarelli, Barbaro, Loffredo, Nativi, Peyron, Vespignani, Braque e Rouault, Midollini, Pecchioli, Pini, Rosai.

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  • Titolo: Mostre d'arte a Firenze. Rubrica di «Il Paese», Oggetto 47
  • Creatore: Lonzi Carla
  • Data di creazione: dicembre 1956 - giugno 1957
  • Trascrizione:
    Ga Nativi esposti alla sua di inserimento polemico, svilup-strattista fiorentino che nel 1950 ideale fondo di convergenza e di ta inarcata di contatti singolar- pi Tigorosi, insomma personalita lancio il Manifesto dell'Astratti- sintesi, sovente candido, di una mente vivi, tesi: l'incresparsi a- di livello a cui pare ormai as-smo classico e che pare tutt'ora, luminosità contenuta. quasi la rioso delle vesti (talvolta segnate veri (ma quasi adal: eva- to l'esigenza di riportarsi a con- via nelle opere più recenti si av.che acobazie per cingere in un to gli u- . corpi flessibile in rigorose, ritmi. tenuti di drammatica espressivita, verte la ricerca di nuove solu- discorso sensibile e chiuso il no, distacco dalla realtà sia pure in moduli non figurazioni, di ritmi più liberi e in- dislocarsi bizzarro delle membra. E un incontro corroborante tivi, Nativi ha cercato piuttosto granati a un tempo, di una luce la composizione apparentemente geometritermine della costrizione del fon- improvvisata in realta senza do e balzi in trama mossa, in L'Indiano proprio pedanteria e faisi miti, dispiega che il bianco assume un nuovo stabile e il modo pungente di os- perchè subito si avvertono in es. luminosità, chiarezza, precisione ruolo, si arricchisce di densità, servare, di annotare, di cogliere si ragioni tutt'ora valide contro di forme rispondenti al caratte- di vibrazione affiorando all'orlo senza tregua. Nei paesaggi è la grettezza dell'hortus conclusus edustriale ed all'architettura che a un della propria sconfitta passione, ne e in arte la rappresentante ulteriore itinerario luminoso ne- quiete anche in loro circola in nome di una razionalità nuo più qualificata. Colpisce in Na- l'evidente intenzione di risalda- quell'umore che riscatta dai so- va da recuperare in percezioni tivi, e il catalogo con prefazione re il rapporto col mondo e non spetti di abilità e di decorativi- limpide, generose, quali il mondi Degand lo mette giustamente per semplice manciato in una zini, dei smo l'irrequietudine tipica di Faz- più o meno avanguardistici da nato della sua ricerca, il giusto sua autonoma avventura. Se ben do delle macchine (con appelli in rilievo, il carattere discipli- quadro ormai C. L. sione, mancanza di impegno uma Il Paese 30/4/1957 Interesse in approfondimor- vertiginosa prolificità. Selgenza particolarmente intelligente a Fi-meditare di fronte alle emozio-temente siano ito prevalen- circa mezzo secolo - e risulta- rapporto tra fine e mezzo che Nativi, assal belli, è prospettata ti egregi dai Futuristi italiani steriore con cui viene controlla-una fase di interessanti sviluppi Davanti Batoiese Gualtiero gli Immacolati americani, agli ulta la pittura e nella coerenza della sua pittura. dai Nativi, astrattista, viene fatto di timi esempi in corso) suggerisce intellettuale con cui sono man- pensare una volta all'imprudenza non solo come perfezione di tenute vive e sempre piu artico- Fazzini con cui l'astrattismo, soprattutto strutture, di congegni e di rap- late le ragioni de della sua visione nella singolar tenzone con il neo-porti, ma cendere e rend centa- astratta, sia pure entro i limiti Una serie di ottimi disegni, nu- dai suoi apologeti che dai suoi gnificanti i nuovi processi men- rapporto, the Beethone solto ele Fazzini sono esposti alla Gal- In di detrattori. E pare giunto il mo- tali dell'uomo nell'ambiente tec- quadra per quadro, lo è ampia-terla Il Fiore mento di chiedere un obbiettivo nico e soprattutto per la sua ot- mente nell'insieme della produ- Disegni tutti del 1956 che ri- chedi benessere e di civilta. Un in seno a corrente se su un piano generale ha da modo, anche se incompleto e non tempo dimostrato insieme ad una esente da rischi, di volere una segni MOSTRE D'ARTE A FIRENZE Nativi di un tore il , chi accetta motivi di emozione dine volto ad solo in un diario psicologico o in innestarsi con scatto versatile e (ma sono pre- nanti, dinamiche strutture di Na- senti anche Picasso, certi cubisti tivi. Attraverso il piano, estrema quall Lothe e accenni espressio- italia oltre ad equivoci e Tu Anche Nativi, come Berti che mente mobile, sensibile, le mem- nistici). Questo per situare in iosità di ogni genere, un appor, espose poco tempo fa alla Stri- brature si si innestano in fremente qualche modo della di continui ridimensionamenti, renze nelle condizioni di moder- della
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