L’ESTENSIONE DI CARLO SCARPA
Nel 1957, alcune opere canoviane di Possagno trovarono una più adeguata sistemazione grazie ad un nuovo edificio, costruito dall’architetto veneziano Carlo Scarpa (Venezia, 1906 – Sendai, 1978).
Obiettivo del progetto era quello di valorizzare il patrimonio canoviano ancora non esposto e giacente nei depositi, e, soprattutto, predisporre un’opportuna esposizione per i bozzetti in terracotta. Scarpa riuscì a disporre scenograficamente quegli assoluti capolavori d’arte, distribuendoli su lucidi livelli sfalsati, collocati all’interno di un involucro architettonico che consente alla luce di filtrare dall’alto.
Oggi l’estensione scarpiana è il solo spazio museale interamente completato dall’architetto e accanto ai modelli in gesso vi trovano collocazione tutti i bozzetti in argilla ed in terracotta, espressione assoluta della genialità del Canova.