Il tintinnabulo è un monile rituale tipico delle fasi più antiche della storia di Bologna etrusca. Su questo esemplare sono raffigurate alcune tra le attività più caratterizzanti la donna etrusca, ma anche greca e romana: filatura e tessitura. Attività esclusivamente femminili da esibire con fierezza, ricche di prestigio sociale al punto di essere raffigurate su questo prezioso pendaglio ed essere nel mito addirittura prerogativa di una regina, come insegna Penelope, moglie di Ulisse, intenta a tessere una tela infinita in attesa del ritorno del suo amato.