La storia dei Musei Civici comincia con il bolognese Ulisse Aldrovandi (1522-1605), la cui dimora ospita un museo, inteso come strumento scientifico per osservare e classificare il mondo. Esso riunisce "naturalia", campioni dai diversi mondi della natura, e "artificialia", manufatti come questa gemma con scorpione, in età romana considerata un potente talismano.
Aldrovandi alla sua morte lascia al Senato bolognese la sua collezione, con l’obbligo di destinarla a pubblica fruizione. È uno dei più antichi musei pubblici del mondo.