Allieva del padre, Prospero Fontana, pittore famoso nella Bologna del secondo Cinquecento, Lavinia è una figlia d'arte. Potrebbe accontentarsi di vivere di luce riflessa, ma ha troppo talento. Si afferma prima come ritrattista alla moda, poi dipinge anche grandi quadri, sacri e mitologici, come "Giuditta con la testa di Oloferne". E’ un’abile imprenditrice, ma anche una moglie e una madre. Virtuosa musicista oltre che pittrice e intellettuale, non sacrifica alle proprie ambizioni il suo ruolo sociale di impeccabile signora e padrona di casa.