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New Reproduction

David Maljkovic2013/2015

la Biennale di Venezia - Biennale Arte 2015

la Biennale di Venezia - Biennale Arte 2015
Venezia, Italia

David Maljkovic
Nato a Fiume, Croazia, nel 1972.
Vive e lavora a Zagabria, Croazia.

L’artista concettuale croato David Maljkovic indaga sulle politiche della memoria e sul modo in cui ciascuno costruisce una narrazione della storia adatta alla propria condizione economica e sociale del momento. Vivendo a Zagabria, Maljkovic si è concentrato sulla turbolenta storia della Croazia. Lavora con collage, video, disegni, sculture e installazioni e si sforza di comprendere l’amnesia collettiva del suo Paese rispetto alle atrocità dei serbi durante la seconda guerra mondiale, alla dissoluzione del Regno di Jugoslavia da parte dei nazisti nel 1941 e alla guerra di indipendenza croata (1991-1995), quando i croati che desideravano la libertà hanno combattuto con le minoranze serbe nel 1991, subito dopo la secessione dalla Jugoslavia comunista. Da allora il governo croato ha cercato di stabilizzare una cultura politica di democrazia e di sviluppare un’identità nazionale coerente, anche se Maljkovic ha notato malinconia e disillusione nei cittadini dell’attuale Croazia.
L’artista ha compiuto approfondite ricerche sui monumenti dimenticati e sugli edifici simbolo di epoche utopistiche ormai passate, non solo per colmare le lacune della recente storia nazionale croata, ma anche per stimolare una nuova storia di avanguardia del popolo. Come artista, tuttavia, si astiene da un impegno diretto in una ricerca empirica. Riflette invece sui materiali e sui meccanismi con i quali gli storici mettono insieme i ricordi collettivi: archivi, musei, mostre e altri strumenti utilizzati per registrare, riprodurre e trasmettere immagini al pubblico (mediante macchine fotografiche o proiettori, per esempio). Le installazioni di Maljkovic sono spazi discorsivi e indistinti per pensare alle narrazioni dominanti e contro-storiche. Sono affascinanti proprio perche privi di una tesi intelligibile che faccia prevalere una verità storica su un’altra. L’artista sviluppa uno stato di coscienza nel quale il passato viene continuamente messo in discussione e reso presente sulla soglia del futuro.
L’approccio concettuale di Maljkovic all’arte e alla storia discende dalla tradizione della critica istituzionale, iniziata negli anni sessanta da pionieri come il poeta, regista e artista belga Marcel Broodthaers e l’artista concettuale tedesco- americano Hans Haacke. La critica istituzionale colloca in primo piano la funzione sociale dell’arte come negoziazione fra artista e istituzione. Quando le installazioni di Maljkovic viaggiano da un museo all’altro, l’artista riorganizza meticolosamente la scelta dei materiali e la disposizione in funzione dell’architettura e dell’atmosfera dell’edificio. Cosi facendo risponde alla memoria istituzionale del luogo e richiama l’attenzione sui suoi limiti strutturali e sul suo potenziale affettivo. La sua installazione New Reproductions (2015) per la Biennale di Venezia, per esempio, è stata esposta nel 2013 al Contemporary Art Centre (CAC) di Vilnius, Lituania. Qui presenta sei nuove riproduzioni di progetti precedenti, uno accostato all’altro.

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  • Titolo: New Reproduction
  • Creatore: David Maljkovic
  • Data di creazione: 2013/2015
  • Diritti: Courtesy Metro Pictures e Sprüth Magers, Foto di Alessandra Chemollo; Courtesy: la Biennale di Venezia, con il supporto di Republika Hrvatska, Ministarstvo kulture / Repubblica di Croazia, Ministero della Cultura
  • Materiale: alluminio verniciato a polvere, MDF, carte da parati
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