Angelo Dall'Oca Bianca (1858-1942) nasce a Verona dove dal 1873 al 1876 frequenta l'Accademia Cignaroli, allievo dei corsi di disegno e pittura di Napoleone Nani. Si trasferisce successivamente a Venezia dove frequenta i corsi liberi di nudo all'Accademia di Belle Arti e lo studio del noto esponente verista Giacomo Favretto, dal quale apprende anche l'utilizzo della fotografia come elemento preparatorio del dipinto. Nella sua prima fase pittorica predilige una pittura rappresentativa del vero, prendendo spunto da scene di vita quotidiana della sua Verona e dai paesaggi delineati dall'Adige e dal Lago di Garda. In seguito, influenzato dall'attività di Favretto, arricchisce la sua tecnica pittorica con colori brillanti e uno stile ampio e vaporoso. "Civette" rappresenta una delle tante opere che l'artista dedica nel corso della sua attività pittorica ai luoghi abitati dalle donne: le piazze, i lungolaghi, le passeggiate lungo il corso dell'Adige, ambienti dove le figure femminili transitano veloci o si attardano chiacchierando e ammirando il paesaggio. Al di là dell'adesione ai temi propri della pittura di genere, è come se l'artista veronese rendesse omaggio alla naturale predisposizione femminile alla comunicazione interpersonale, all'attitudine a costruire, condividere e valorizzare nella vita animata della piazza le basi della collettività cittadina.