Il lavoro di Pino Pinelli è stato, dalla fine degli anni settanta a oggi, orientato a utilizzare gli elementi minimi della pittura, un solo colore, un segno nello spazio, nessuna cornice né superficie finita, con l’intento di realizzare un fenomeno visivo di grande energia e dalla vitalità autonoma. Quelli di Pinelli sono a tutti gli effetti dei colpi di colore nello spazio, delle tracce che orientano la visione, dei segni che non descrivono una forma o non rimandano ad un linguaggio codificato. La ricerca del pittore è sempre stata quella di definire un evento di colore che grazie alla sua intensità si mettesse a dichiarare da solo, senza bisogno di figura e forma, la potenza dell’atto pittorico. L’opera che stiamo osservando si manifesta quasi come un tratto di un pennello visto con un ingranditore, un movimento, una pennellata unica, osservata così da vicino da poterne percepire le irregolarità, le pause, le porosità, le profondità, i livelli. In questo senso il muro non è più la superficie che scompare dietro l’opera, come accade per la pittura tradizionale, ma diventa il foglio di questo tracciato. Così molto spesso i lavori di Pinelli sono stati realizzati in relazione al luogo in modo che potessero affiorare da quel nuovo foglio, scaturire dal nuovo spazio. È una sorta di “site-specific”, del tutto mentale in cui l’artista investe del suo gesto pittorico lo spazio intero. E che le sue tracce cromatiche rimandino a tutta la pittura, è evidente da come il colore rosso rappresenti, da solo, tutta l’energia che è solitamente associata al colore. Esso brilla e pulsa, così come, nelle zone più irregolari, si contrasta. Il gioco è quello di far coincidere la materia utilizzata con il senso del colore, per come siamo abituati a percepirlo, ovvero per vie di luce e di potenza vibratile. Questo tentativo sarà ricercato dall’artista con molti mezzi: ad esempio nell’elaborare superfici tormentate da rilievi e impronte, così come nell’uso un pigmento squillante e vellutato, profondo e intenso, creato appositamente dall’artista con l’utilizzo di materiali e procedure del tutto particolari. (FMC)