Cara Caila,
se il 9 prossimo ci deve essere la cerimonia del 'Pierrot lunaire' forse
queste lettere ti arriverà in tempo? certo dipendend da quando la spediremo
perché non semprëe si è in grado di pensare con chiarezza ciò che si avver_
te nebulosmente e spesso è questione solo di momento adatto'. Comw que
qualche controprecisazione. If Cézanne bianco mi ha fatto brutta impressio
ne in bideco, il foglieme però peģio di tutto. Quel ritratto per me è un
esempio di finta potenza rappresentativa, non saprei dire perché ma comun_
que tenendo presente proprio la 'materia disadornat e 13 semplicità d'im
postazione del panneggio e del volta. Sono ritornato su questo discorso
perché per me è fondamentale intenersi sorrattutto sui punti controversi
e precisare il senso e il valore dei dubbi che prendono di fronte a certe
opere di artisti indiscussi. Non so bene che strada bisogna battere ma mi
pare che un po' di luce possa sekturire da esempi ripetuti. Sono d'accordo
con te per le quinte! Cietro la "Lola de Valence; mi ero gccortoanch'io
che non servivano gran che alla figura e anzi la disturbavano. Lei da sola
invece è una delle cose più belle che abbia visto finora; soprattutto ni
ha colpito l'audacia degli accapai tonali apparentemente impossibili, cioè
deiverdi intensi e dei rossi accesi della sottane, con i rosa e azzurri pal
lidi e velati del busto. In fondo, si dirà, non è molto; ma invece è stra_
ordinario come a volte ciò possa commuovere, perché some il 'segno' o
l'orma di una magnanimità e forza vitale, di un accordo raro fra lo spirin
to e la ricchezza dei sensi. Tutto ciò umanamente valido perché solidamentē
ancorato a un preciso momento storico. Anzi dopo dovrà /airti Saaicosa sul
realismo di senso' che forse avrai rivisto. Quanto al Toulouse Lautrec
hai
ragione, solo che io parlavo più che altro dei pavimento rosso, mentre il
resto, cioè le figure di fondo, era dispiaciuto anche a me. Il pavimento in
vece, son l'intensità di quella dominante rossa, mi ha ricordato certe allu
cinazioni borghesi di Poe. (Mi sono espresso male mer forse hai capito).
Di Settat preferisco la piccola poseuse! al paeseggio marino, anzi devo
direzele mi sono sempre sforzato in buona fede di entrsze nello spirito, o
meglio nel punto di vista del longhi che ammira Seurat e non puo vedere Gau
guin a non mi è mai riuscito. La grande jatte mi è sempre piaciuta; ma for
se pet suggestione di Noa Noa', non tutto Gauguin, ma certe sue cose, par
ticolarmente alcune incisioni in legno e certe nature morte di ogge tie
frutti tropicali che sembrano scolpiti più che dipin ti, mi hanno detto
di
più. Longhi addirittura parla di Gauguin come di un cavallaccio di ritorno
dal conteso iArezzo', alludendo a una probabile ispirebione di Gauguin di
fronte alla copia degli affreschi di s.Francesco visit ile in un 'retrostan
i di Roma. Tu che dici? Ritornando un momento alla 'roseuse', mi piace in
quel quadretto l'atmosfera intima e raccolta che circole intorno alla figu.
ra e la situa in un preciso spazio fisico e sentimentale Il paesaggio ma
rino invece è troppo meridiano, digrada nello scialbo e nell'incolore, si
avverte in esso maggiormente la fon funzionalità della tecnica pointilliste
che è più giustificata in un quadro come 'La grande jatter piezo a'erbe, ai
fronde, di miroitements dell'acqu del fiume. Il piccolo Degas mi piacque
troppo per potermi sembrare frutto del caso odi un momento di felicità pit
torica; mi vienl fatto di pensare quegli squisiti internisti che sono Bon
nard e vuillard, in cui il tono è così giusto che suggerisce tutto un mondo
il De Pisis del Fiorino che certo ricorderai. Per courbet si rimane al
punto di prima; bisognerebbe che lo rj vedessi con calma, pero comincio a
credere che si tratti di una incompatibilità spirituale. Di Corot mi ricor_
do il 'castello di Pierrefongs, ii tenpo per meditarci comunque mi serve
sempre, naturalmente vedendo altre cose, il che penso non sar tanto facile
Mi dispiace di non aver guardato con pilt cura il Sisley, Benché l'abbia no
tato. Anche su Bazille sorvolai, cosi in evidenza com'era. I pissarro e il
Sisley, a ricordarmeli ora, mi sembraron a piuttosto vicini i intonazione,
distanti conferano de come ci si aspetta l'impressionismo, sobri e naturali
simpatici, preto verde e cielo grigio; me ne è rimasta questa impressione,
Perse Sheftdata: Purtroppo ti devo fare una confessione: non ho capito il
come
e
per casella, Piero per me è meridiano', me lo sono anche riguardato appo
sta, ora che a varia nanno regalato il volumetto Skira curato da I.Venturi.
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