Il Palazzo si è colmato di identità, indizi, tracce minime, lievi mappature, accogliendo cose bizzarre, impronte, oggetti, porzioni di tempo, scanditi da Matteo Fraterno e da un gruppo di artisti italiani, greci, austriaci, che hanno vissuto un luogo privilegiato trasformandolo in uno spazio estetico eccezionale, scandito su cinque piani.