Bulgara di origine, è la fondatrice della prima
cooperativa di donne pescatrici in Italia.
Praticano una pesca sostenibile che utilizza
reti a maglia larga e rispetta i ritmi biologici
del pesce.
Hanno scelto, per la commercializzazione
del prodotto, la filiera corta, attraverso
il contatto diretto con il cliente.
Il loro obiettivo è educare a un consumo
di pesce “povero” e al rispetto delle risorse
ittiche.