Strumento in metallo a due manici imperniati, divaricati da una molla elicoidale a compressione, con gancio di chiusura alle estremità inferiori e due ganasce a denti larghi ricurve, con chiodi di ferro all'interno di esse. Veniva usata per fare innesti "all'inglese" con foderatura di sughero (trattenuto da chiodi e legato con filo tra un dente e l'altro) in primavera presso la casa contadina o il vivaio. Oltre che per le viti si usava anche per gli alberi da frutto.