Il 28 gennaio 1523 i rappresentanti della confraternita di San Rocco stipularono un contratto con Cesare da Sesto per la pala dell’altare maggiore dell’oratorio in Porta Romana, per un compenso di cento scudi. Il polittico si compone di sei tavole principali, articolate su due registri, che oggi si presentano racchiuse in una cornice ottocentesca. Il complesso era poi completato da quattro ante dipinte con le figure di San Pietro e San Paolo, San Giorgio e San Martino all’interno e con l’Annunciazione, San Rocco e San Sebastiano all’esterno. Alla morte dell’artista, il 27 luglio 1523, due suoi collaboratori porteranno a termine la figura di San Cristoforo. aggiungendovi il paesaggio, e le ante.
Il polittico è in grado di condensare le esperienze di Cesare da Sesto, che giunse a Roma nei primi anni del Cinquecento con una già solida cultura leonardesca e poté approfondire la conoscenza dei lavori di Michelangelo e Raffaello.
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