In questo ritratto del 1936, l’agile e composta figura richiama alcuni aspetti della Scuola Romana, avvicinandosi in particolare a Virgilio Guidi (1891 - 1984). D’altra parte, l’uso di tonalità chiare o chiarissime lega Dal Prato all’esperienza del Chiarismo, corrente pittorica che da Milano prese vigorosamente piede nell’Alto Mantovano, arricchendo opere dal tema semplice grazie ad una luminosità cromatica elevatissima.