La prima volta in cui il nome di Leonardo risuona in Ambrosiana è proprio nelle parole del fondatore, Federico Borromeo, il quale attribuì questo dipinto al grande Maestro di Vinci, definendolo "Ritratto d'una Duchessa di Milano dal mezzo in su, di mano di Leonardo". Sulla base dell'attribuzione del Cardinale, per lungo tempo la fanciulla ritratta venne identificata in Beatrice d'Este, moglie di Ludovico il Moro. Tuttavia, gli studi più recenti si propendono per attribuzioni più generiche, sia per quanto riguarda l'identità della giovane ritratta, sia per quanto riguarda l'autore (pittore tra Lombardia ed Emilia).
Queste controversie attributive non hanno sminuito il fascino dell’opera, andando ad avvolgere la piccola tavola in un alone di mistero.