Per molto tempo l’attribuzione di questo ritratto di alta qualità ha oscillato tra Correggio e Parmigianino. Ma il gioco di luce radente che invade il volto del personaggio, coperto dal cappello nero, e l’atmosfera sospesa sono caratteristiche che non coincidono con l’eleganza formale e controllata di Parmigianino, rendendo dunque certa l’attribuzione a Correggio.
Il volumetto che l’uomo è intento a leggere (il cosiddetto petrarchino) e il cerbiatto rappresentato nella radura sullo sfondo suggeriscono un riferimento al Canzoniere di Petrarca.