Adele Monti non beneficia direttamente l'Ospedale Maggiore. Il suo ritratto, eseguito dalla pittrice Clara Carlo, viene donato dalla figlia Maria Teresa Quest Rosetti (1879-1953), che destina alla Ca 'Granda una somma importante, circa 1 milione di lire, e un piccolo terreno, specificando di non desiderare il proprio ritratto, ma che venisse ricordata la figlioletta Lydia, morta a soli 13 anni di meningite. Anche il ritratto della bambina si presenta in un'inconsueta forma ovale, per creare un "pendant" e una sorta di legame anche simbolico proprio con questo della nonna di stampo ottocentesco, realizzato per un utilizzo privato e quindi svincolato dai canoni dell'iconografia ospedaliera, e che tuttavia si presenta come il classico "ritratto ambientato"; l'elegante figura femminile in posa è proposta con una precisione di dettagli quasi fotografica.