Questo malinconico e struggente sacerdote è uno degli esiti più alti e maturi della ritrattistica di Patania per la straordinaria indagine realistica dei tratti del volto e per l'efficace introspezione psicologica. Il personaggio è da identificare con papas Pietro Prosfera, il sacerdote gesuita di rito greco conosciuto da Patania nel 1831, quando lavorò per la chiesa di San Demetrio a Piana degli Albanesi, enclave siciliana di culto greco bizantino.