Angela Cendali (deceduta il 13 dicembre del1899), vedova benestante e filantropa, nel testamento nomina erede universale delle proprie sostanze l'Ospedale Maggiore, con la richiesta di alcuni legati per parenti e amici e una pensione vitalizia per il cognato, prevedendo che, in caso di non accettazione dell'eredità da parte della Ca' Granda, beneficiario diventasse l'Istituto pei Figli della Provvidenza. La commissione del ritratto viene affidata a Giovanni Sottocornola che prende spunto da una fotografia della benefattrice e ne coglie lo sguardo carico di mestizia. A causa di un equivoco sulle misure della tela, il dipinto ultimato risulta di dimensioni maggiori di quelle stabilite, ma l'ente ospedaliero lo accetta ugualmente, aumentando il compenso dell'autore.