Angelo De Vincenti (1848-1913), laureato in medicina a Pavia, noto neuropatologo e psichiatra, segretario della Società Freniatrica,è nipote del neurologo Serafino Biffi a cui era stato cointtitolato con il fratello Antonio, generoso benefattore dell'Ospedale Maggiore, un nuovo padiglione della Ca' Granda; prima lavora a con lo zio nella Casa di Salute San Celso, poi all'Ospedale, da cui nel 1877 si dimette come medico, chiedendo di poterlo continuare a frequentare come ricercatore. Nel suo testamento prevede un legato di 45.000 lire, da suddividere destinando 40.000 al padiglione e 5000 all'incremento della biblioteca di Psichiatria e Neuropatologia annessa, il cui nucleo originario era dovuto proprio a un lascito degli eredi di Serafino Biffi. Dona anche 150.000 all'Istituto Regina Elena per le madri povere legittime, meritevole istituzione fondata dai fratelli Marco e Adelina De Marchi, grandi filantropi, che diventerà nel 1968 Ente ospedaliero col nome di "Istituto di Ostetricia-ginecologia e pediatria Regina Elena". Nonostante la quota da lui devoluta all'Ospedale non raggiugesse il minimo stabilito per l'esecuzione del ritratto, stanti ii suoi grandi meriti in campo medico-scientifico, il Consiglio Ospedalieroi affida ugualmente l'incarico al pittore Romano Valori, insegnante all'Accademia di Brera, che evidenzia con abilità nel dipinto la fisionomia del benefattore.