Antonio Giudici (1780-1858), nobile, avvocato, ministro del Tesoro, segretario dell'Ente della Pubblica Beneficenza e prefetto del Monte del Lombardo Veneto, quando muore destina un legato in favore dell'Ospedale Maggiore, cui fa dono anche della sua intera biblioteca. Il ritratto viene commissionato a Antonio Caimi artista poliedrico, pittore, scrittore e storico dell'arte. Il dipinto rappresenta il magistrato in posa solenne in piedi accanto alla scrivania.