Il cavalier Antonio Mazzorin (1832-1914), di origine veneziana, costruttore edile e ferroviario, per onorare la memoria della moglie Giovanna Ruzzante e del figlio ingegnerJacopo, lascia all'Ospedale Maggiore e all'Istituto dei Ciechi di Milano, in parti uguali, il ricavato dalla vendita della villa di sua proprietà e dei terreni annessi a Luvinate (Varese). Il 10% della somma chiede sia destinato alla Congregazione di Carità di Luvinate per il mantenimento del locale Asilo Infantile, da intitolarsi alla nipote, morta in giovane età. Il resto del patrimonio viene destinato a altre due nipoti. Il ritratto del benefattore viene commissionato a Lodovico Cavalieri, che rifiuta l'incarico dichiarando di vivere una fase artistica di "pittura esclusivamente di paesaggio". Viene allora contattato Riccardo Salvadori, noto grafico del periodico "L'illustrazione italiana", che accetta.