Il conte Bartolomeo Arese (1590-1674) è una delle personalità più influenti della Milano seicentesca: magistrato ordinario, capitano di Giustizia, presidente del Senato; nello stesso anno in cui viene eseguito questo quadro trasforma la residenza di campagna della famiglia a Cesano Maderno in un sontuoso palazzo. L'esecuzione del ritratto viene affidata a Giacinto Santagostino, che appartiene a una famiglia di pittori comaschi originaria di Mandello sul Lario (è infatti fratello di Agostino e figlio di Giacomo Antonio). Giacinto aveva già conosciuto il conte Arese in occasione della decorazione della Sala dei Senatori al Castello Sforzesco. Esegue un ritratto poco usuale nella postura, con un'ardita torsione del collo rispetto al busto e lo sguardo "in sbieco", ma abbastanza accademico sul piano stilistico, che richiama il ritratto di Giovanni Pietro Carcano, da lui eseguito una ventina d'anni prima.