Carlo Calvi, negoziante di stoffe e fornitore dell'Ospedale Maggiore, con testamento in data 13 agosto 1669 lascia erede la moglie e, alla morte di lei, l'Ospedale Maggiore di quello che fosse rimasto del patrimonio. La vedova rinuncia all'eredità e l'Ospedale ne entra subito in possesso. Non si hanno notizie su una commissione del ritratto da parte del Capitolo, e quindi si ritiene che sia pervenuto con l'eredità del defunto, che probabilmente era musicista o appassionato di musica, perché in una delle mani stringe uno spartito. Sconosciuto l'autore.