Carlo Calvi (1740-1816), sacerdote, nomina erede l'Ospedale Maggiore riservando l'usufrutto al fratello Don Santo, e chiedendo che il suo funerale sia seguito da 60 orfane. Il Luogo Pio entra in possesso di tutti i beni alla morte di questi. Questo ritratto è una delle prime opere dipinte da Hayez per la committenza milanese, nello studio di via Camperio appositamente messogli a disposizione dal più anziano amico-rivale Pelagio Palagi. L'artista si uniforma qui abbastanza ai canoni della ritrattistica ospedaliera, con qualche reminiscenza settecentesca, ma la novità romantica è rappresentata dal risalto quasi drammatico della luce, che agisce da protagonista: sfiora l'alto del crocefisso, rade il breviario stretto tra le dita e si concentra sul volto assorto del benefattore. Alla base del crocefisso la "firma" di Hayez "Franc.o Hayez fece" e la data: 1820.
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