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Ritratto di Carlo Gatti

Nicola Alexandrovich Benois1962

Ca’ Granda – Ospedale Maggiore Policlinico

Ca’ Granda – Ospedale Maggiore Policlinico
Milan, Italia

Carlo Gatti (1876-1965), fratello di Angelo, scrittore e Accademico d'Italia, al quale era legato da grande affetto, e cognato di Emilia Castoldi, entrambi benefattori dell'Ospedale Maggiore, da Firenze si trasferisce a Milano per frequentare il Conservatorio; per guadagnare fa trascrizioni per pianoforte e canto di opere famose, suona come organista nella chiesa di san Tommaso ed è pianista nell'orchestrina del Teatro Manzoni, dove ha modo di conoscere i migliori attori dell'epoca, da Eleonora Duse a Ermete Zacconi, da Novello Novelli a Irma Gramatica. Dopo il diploma, a 23 anni diventa insegnante di Armonia e contrappunto, cattedra che mantiene sino all'età della pensione. La sua straordinaria competenza sulla vita e le opere di Giuseppe Verdi (è autore di una celebre biografia), fanno sì che si crei per lui la Cattedra di Studi Verdiani, affinché non interrompa la sua collaborazione con l'Istituzione. Compositore e critico musicale, ideatore del programma radiofonico "Sipario Aperto", in onda dal 1945 al 1954, sovraintendente dal 1942 al 1944 del teatro alla Scala, cui dedica il volume "Il Teatro alla Scala nella storia e nell'arte", amico di musicisti e direttori d'orchestra oltre che di pittori e scultori, presidente dell'Accademia di Musica Contemporanea e direttore del Teatro del Popolo dell'Umanitaria, in cui organizza stagioni memorabili con solisti e direttori d'orchestra d'eccezione, nel 1961 dona alla Ca' Granda un podere nell'Astigiano. Offre inoltre all'Ospedale i ritratti suo e del fratello che aveva fatto eseguire a proprie spese da Nicola Benois, celebre scenografo della Scala. Stilisticamente molto affine al ritratto di Angelo Gatti, l'opera viene realizzata proprio nell'anno in cui il Comune di Milano conferisce all'artista la medaglia d'oro per il suo impegno culturale. Benois lo rappresenta nell'ambiente sontuoso del teatro alla Scala, accanto all'amato pianoforte, su cui poggia anche un violino, con ben in vista la copertina, tenuta con la mano in posizione verticale su un tavolino, della monografia su Verdi. Nello studio dello scenografo si conservavano 17 studi dal vero a matita, seppia, penna, acquerello, ognuno ambientato in un diverso scorcio del Teatro. Carlo Gatti sceglie di persona lo schizzo numero 5, "perché in posa più semplice e naturale". Anche questo bozzetto è conservato nella Quadreria Ospedaliera.

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  • Titolo: Ritratto di Carlo Gatti
  • Creatore: Nicola Benois
  • Durata della vita dell'autore: 1901/1988
  • Data di creazione: 1962
  • Luogo di creazione: Milano
  • Dimensioni reali: h 131.5 x w 100 cm
  • Tipo: pittura
  • Materiale: olio
  • Genere artistico: Ritratto
  • Supporto: tela
  • Inv.: Ritratti 000775
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