Il sacerdote Carlo Giuseppe Bonfanti aveva 5 sorelle monache e due fratelli monaci cistercensi, con testamento in data 27 agosto 1789 nomina erede universale l'Ospedale Maggiore. Il ritratto viene affidato a Giovanni Battista Perabò, che esegue diversi dipinti per la quadreria ospedaliera. Tra i drappeggi dei tendaggi e il damasco della tavola "habillé", il sacerdote, il cui volto ha un piglio deciso, tiene in mano un incartamento dove si distinguono le parole "V.le Capitolo". La figura dell'Immacolata, a destra, con la sua ricca aureola, è ancora in pieno stile Rococò, nonostante il quadro sia dipinto quasi alla fine del XVIII secolo.