Carlo Giuseppe Cabiati (1722-1799), ricco mercante di seta gioielli e preziosi, nomina erede universale l'Ospedale Maggiore, prevedendo un usufrutto a vita in favore della moglie, a condizione però che non si risposi. La commissione del ritratto viene affidata a Anton Francesco Biondi, che nell'arco di un trentennio esegue 12 ritratti per a Quadreria Ospedaliera, che lo rappresenta in una "mise" ricca di dettagli (calze lavorate, panciotto a quadri, cappello sottobraccio con coccarda), in parte un po' retrò in parte decisamente alla moda, con uno sfondo di paesaggio ben delineato che che costituisce in un certo senso l'ambiente del ritratto e, insieme, lo dilata e gli conferisce un senso di profondità.