Edoardo Luraschi (1848-1935), di famiglia numerosa (sono in 9 tra fratelli e sorelle), con genitori pasticceri (la madre, rimasta vedova, manda avanti l'attività per mantenere la famiglia finché non la rilevano tre dei figli), studia teologia nel Seminario di Milano, dove si accosta ai classici latini, che saranno la passione di tutta la vita. Divenuto un apprezzato rappresentante di essenze per profumi e medicinali, mette da parte un cospicuo patrimonio. Nel testamento nomina eredi le nipoti, destinando all'Ospedale Maggiore la sua casa in Via Visconti di Modrone. La commissione del ritratto viene affidata a ldda Scifoni, figlia del pittore romano Anatolio e nipote di Ida, pure pittrice, che si attiene in questo dipinto a un'iconografia del tutto tradizionale, immune da linguaggi pittorici più innovativi. Il benefattore è rappresentato nel modesto soggiorno della sua abitazione, accanto al camino, intento alla lettura.