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Ritratto di Emma Polacco Weill Schott Cortella

Sebastiano De Albertis1875

Ca’ Granda – Ospedale Maggiore Policlinico

Ca’ Granda – Ospedale Maggiore Policlinico
Milan, Italia

Questo ritratto non viene commissionato dall'Ospedale Maggiore, ma giunge con l'eredità della benefattrice nel 1934, a conclusione della lunga vertenza legale che la Ca' Granda deve sostenere per entrarne in possesso. Emma Polacco nomina nel testamento suo erede universale Benito Mussolini, prevedendo a favore dell'Ospedale un cospicuo legato, oltre al proprio ritratto eseguito da Sebastiano De Albertis. Quando Emma Polacco muore nel 1927 compare un testamento successivo in cui non c'è menzione della donazione alla Ca' Granda. Si apre allora un contenzioso, che si conclude sette anni dopo con una transazione, per cui all'Ospedale vanno la metà della cifra destinata e il ritratto. Libero dai canoni dell'iconografia ospedaliera, essendo di committenza privata, De Albertis, nel periodo del suo massimo successo come ritrattista, raffigura con garbo mondano una giovane Emma Polacco, con lo sguardo rivolto lateralmente, con nastri e rouches che sporgono dal collo e dalle maniche dipinti con delicata perizia, in un'elegante atmosfera da ritratto di alta scuola di fine Ottocento, tra rose sfatte, tappezzera damascata e consolle dorata.

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  • Titolo: Ritratto di Emma Polacco Weill Schott Cortella
  • Creatore: Sebastiano De Albertis
  • Durata della vita dell'autore: 1828/1897
  • Data di creazione: 1875
  • Luogo di creazione: Milano
  • Dimensioni reali: h 140, w 100 cm
  • Tipo: Pittura
  • Materiale: olio
  • Genere artistico: Ritratto
  • Supporto: tela
  • Inv.: Ritratti 000553
Ca’ Granda – Ospedale Maggiore Policlinico

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