Ester Bazzoni (1863-1933), figlia di un imprenditore nel settore della concia, Dama della Croce Rossa al fronte durante la prima guerra mondiale, nel testamento destina all'Ospedale Maggiore 500.000 lire per la costruzione di un Padiglione in memoria del marito, l'industriale Erasmo Pasini, e 100.000 lire in ricordo del figlio Mario, morto di malattia a soli ventisette anni, dopo essere stato tre anni sul Carso come volontario, chiedendo, oltre al proprio, il ritratto di entrambi i congiunti. La commissione di quello di Ester viene affidata a Salvatore Corvaya: in un primo momento avrebbe dovuto eseguirlo Eugenia Majocchi Bosone, che viene poi invece incaricata di dipingere quello del marito. Tutti i nomi degli artisti sono suggeriti dalla famiglia della benefattrice. Il quadro di Corvaya è caratterizzato da tinte accese e tuttavia realistiche; è ben visibile un tappeto che è presente in molti altri quadri dell'artista: era collocato nel suo studio e per diverso tempo lo conservò poi la nuora nella sua abitazione.
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